RACCONTO DI VIAGGIO DI LORENZO MUNTONI

Ecco il secondo racconto per il concorso "RACCONTA IL TUO VIAGGIO E VINCI".
Commentatelo il più possibile per aiutarlo a vincere il premio in palio!

IL FASCINO DELLA SARDEGNA GOTICA

Ho sempre amato il mistero e poter visitare luoghi dal sapore gotico e misterioso.

Alcuni anni fa io coi miei genitori , mia sorella e una amica andammo al mare nelle zone a nord rispetto a dove vivo (Son della Sardegna). Il mare era limpido e bellissimo, ma la giornata era un po’ scura e perciò pensammo di andare a farci un giro per le zone circostanti. Ci imbattemmo presso un vecchio villaggio dove viveva qualche vecchio. La prima cosa che notai era l’abbigliamento stile anni 20, le case fatte in pietra e le strade fatte interamente in marmo o pietre. Mi avvicinai a un uomo sulla novantina e gli chiesi dove avrei trovato un bar per prendere un gelato. Si allontanò velocemente mentre farfugliava chissà cosa in un dialetto sardo mai sentito e quindi a me incomprensibile. Mentre camminavamo lenti in una strada fatta in marmo piena di buche e soprattutto strettissima, l’auto sembrava toccare le pareti delle case. Mi mise un po’ d’ansia il fatto di non vedere nessuno in giro e anche che non ci fossero negozi. Mia madre ci fece notare che alcune vecchie col fazzoletto nero in testa ci guardavano dalle finestre con sguardo minaccioso.

Il posto era molto affascinante. Faceva un po’ paura. Su di una collina notai un castello mezzo crollato accanto al quale si notava la punta di un nuraghe che era posto dietro alla collinetta. Proposi di fargli visita. Dopo circa 5 minuti scarsi una signora uscì dalla sua casa con delle piccole pietre in mano. Ci rincorreva a piedi nudi urlandoci qualcosa e tirandoci le pietre sopra. Alcune colpirono l’auto provocandogli dei graffi. Mio padre dovette calcare il piede sull’acceleratore rischiando di graffiare l’auto nelle pareti. Ricordo che la signora inciampò su qualcosa cadendo per terra e noi ci allontanammo in fretta e furia da quel posto abbandonato da Dio dove però restava il fascino di ciò che abbiamo perso nelle città tecnologiche.

Ci vorrei tornare per poterlo visitare meglio, però ho paura che questa volta la vecchia mi possa acchiappare davvero.